News - 3 aprile 2022
Esperimenti con Disco Diffusion AI
Sto dedicando la maggiorparte del mio tempo libero alla generazione di immagini tramite l’esecuzione di un notebook su Google Colab chiamato Disco Diffusion: si tratta di una intelligenza artificiale basata sulla clip guided diffusion.
Difficile sentirsi completamente autore delle immagini generate, eppure se non avessi scritto esattamente quel “prompt”, con quel seed e quei settings non avrei ottenuto quell’immagine.
Serve molto tempo per capire come l’AI interpreta le proprie parole: il risultato non è scontato e a volte esce qualcosa di orrendo, mentre altre volte lascia a bocca aperta.
L’immagine generata è unica e non ne verrà mai generata una identica.
L’ha fatta l’AI pescando dal suo dataset, ma non l’ha copiata come molti pensano: Disco Diffusion parte da un’immagine di gaussian o perlin noise dalla quale inizia a rimuovere rumore per un numero di volte che viene definita nei settings, fino a raggiungere un risultato che prende spunto da un dataset di milioni di immagini accuratamente descritte durante il training. Il suo scopo è di essere il più coerente possibile con il prompt.
Mi sembra una specie di gioco, allo stesso tempo mi accorgo di avere in mano un tool potentissimo. Mi immagino infiniti sviluppi futuri: alcuni mi entusiasmano, altri mi fanno paura.